Firmata la convenzione per un percorso di inclusione sociale e lavorativa dedicato ai soggetti a rischio devianza.

pubblicato 2019/08/02 15:15:41 GMT+2,
Il Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica sicurezza – ha approvato il progetto della Città Metropolitana di Reggio Calabria, guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, denominato “I walk the line” (Cammino sulla linea), un percorso di inclusione sociale e lavorativa dedicato ai soggetti a rischio devianza.

La convenzione permetterà a Palazzo Alvaro di poter beneficiare di un contributo di quasi 3 milioni di euro, fondi inseriti nel “Pon Legalità 2014-2020”, che rientra nell’asse indicato per favorire, oltre all’inclusione sociale, anche la diffusione della legalità.

Il progetto avrà una durata complessiva di quasi 36 mesi e vede coinvolti la Città Metropolitana come ente capofila, il Centro per la Giustizia minorile della Calabria, l’Ufficio Servizio sociale per i minorenni, l’Ufficio scolastico provinciale ed i Comuni di Reggio Calabria, Rosarno e Caulonia dove un immobile, per ogni ente locale coinvolto, verrà individuato e riservato alla buona riuscita del programma attraverso l’utilizzo di strumenti idonei ed il coinvolgimento di alte professionalità dedicate all’inclusione di minori - compresi fra i 14 ed i 25 - presenti nei centri di prima accoglienza, negli istituti penali per minorenni, nelle comunità ministeriali ed in quelle private.

Plauso, da parte del Vicesindaco Metropolitano Riccardo Mauro, per «l’ottimo lavoro svolto dagli Uffici di “Palazzo Alvaro”, dal Dirigente di settore e dalla Responsabile del progetto che hanno realizzato un’iniziativa fondamentale sotto il punto di vista sociale, la cui validità ed importanza è stata riconosciuta anche dal Viminale».

«La prevenzione – ha sostenuto Mauro – è indispensabile per prevenire quei fenomeni di devianza che nuocciono alla vita di un individuo, ma anche alla comunità chiamata a correre ai ripari quando ormai ogni possibilità di recupero sembra perduta».

«Accompagnare i giovani verso una vita sana – ha affermato - lontana della pericolosità del crimine e dell’abbandono sociale, è un obbligo per un Ente che ha a cuore le sorti della propria gente e del territorio in cui agisce. Col progetto “I walk the line” vogliamo costruire speranza, consapevolezza di sé, edificare il futuro in una terra che, purtroppo, come se non bastassero i drammi legati alla forte incidenza di disoccupazione giovanile, negli anni ha dovuto scontare quella marginalizzazione che ne ha fatto spesso terra di conquista per le organizzazioni criminali».

«Guardando ai giovani d’oggi – ha concluso il vicesindaco – affrontiamo il compito di intervenire nei gangli più delicati della società, così da spezzare sul nascere l’estremo rischio di disagio, di marginalità e di possibile devianza che vede coinvolti comportamenti individuali e collettivi. Alle logiche perverse del “bullo”, a quelle del branco, fino alle estreme conseguenze dell’affiliazione a processi criminali, noi non restiamo indifferenti. Anzi, con responsabilità e senso del dovere, agiamo da padri di famiglia che hanno a cuore il destino dei propri figli. Per questo, bisogna raccogliere ogni sfida, quanto più complicata e difficile possa essere, individuando le migliori soluzioni insieme a tutti gli attori che hanno un ruolo decisivo nell’educazione e nel percorso di crescita dei minori».

I dettagli del progetto “I walk the line” saranno illustrati in un’apposita conferenza stampa che, a breve, verrà organizzata nei saloni di Palazzo Alvaro.

 

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