Comune di Pazzano

pubblicato 2020/11/27 14:41:00 GMT+2,

Pazzano (Pazzanu in calabrese) è un comune italiano di 521 abitanti della città metropolitana di Reggio Calabria in Calabria. E', per numero di abitanti, il paese più piccolo della Vallata dello Stilaro. Nel periodo borbonico fu importante per essere il principale centro minerario di estrazione del ferro di tutto il Mezzogiorno. 

Geografia fisica 

Territorio

Ha una superficie di 15,48 Km2 con una densità di 46,3 abitanti/Km. Si trova nella Vallata dello Stilaro tra il Monte Consolino e Monte Stella (il quale rientra nel territorio comunale) a un'altezza di 460 m s.l.m. L'escursione altimetrica e' di 876 m. con una minima di 216 m. e una massima di 1092 m. La zona è classificata ad alta sismicità.   

 

Origini Del Nome 

Il nome del paese in passato viene citato in diversi documenti, e si attestano in particolare il nome volgare "Pazzano" e quello latino di "Patianum". 

La Storia 

Pazzano è situato tra il Monte Consolino e il Monte Mammicomito, due massicci calcarei che costituiscono un'eccezione nell'aspetto geologico calabrese e che gli studiosi fanno risalire all'età devoniana o più fondatamente all'epoca giurassica. A queste lontanissime origini e alle evoluzioni dei millenni successivi, si deve la presenza nella cavità dei monti di giacimenti di Ferro, il cui sfruttamento risalirebbe all'età magno-greca.

Monumenti e Luoghi D'interesse  

Architetture religiose

Chiesa del San Salvatore

Di recente è stato rilevato durante un lavoro di riqualificazione ambientale, che sotto al suolo della Cappella dei minatori è situata un'altra chiesa di origine bizantina ancora più antica della famosa Cattolica di Stilo. Il nome secondo un atto dal 1115 sarebbe Agios Salbavr ovvero Chiesa del Divino Salvatore, viene anche citato nel Syllabus.

Nel 1325 sarebbe stata aperta al culto, nel libro Rationes Decimarum Italie nei sec. XIII - XIV (nelle Collettorie dell'Archivio segreto vaticano) si cita che il parroco Leo di Panzano (clericorum Stili) pagasse 2 tarì di decima alla Diocesi di Calabria.

Cappella di San Rocco 

Antica cappella in località San Rocco, forse di origine bizantina, dal 1600 dedicata al culto di San Rocco, ora in grave stato di abbandono, con crepe a rischio crollo. Nel 2007 è caduto su di essa un traliccio. All'interno è presente quel che resta di un affresco del 1692.

Grotta della Madonna della Carcareda

In Località "Carcareda" (chiamata così per la presenza in passato di una piccola cava ci calcare) è presente, lungo la strada provinciale 98 una grotta scavata in un banco di arenariacon all'interno un affresco della Madonna del Carmelo con in braccio Gesù Bambino denominata comunemente "A Madonna da Carcareda". Attualmente lo stato di conservazione dell'affresco risulta danneggiato con cadute dell'intonaco e del colore. Nel 2016 è stato rimosso un pannello di truciolato su cui era dipinta una Madonna e sostituito con un plexiglass trasparente a protezione dell'affresco. Recentemente è stato rimosso un pannello di truciolato recante dipinta una madonna, sostituito poi da un pezzo di plexiglass trasparente. 

Architetture civili 

Fontana Vecchia, Fontana dei minatori

Nata nel XVIII secolo come Fontana per dissetare i minatori che tornavano dal lavoro, utilizzata dai contadini per dissetarsi, di ritorno dal pesante lavoro nelle contrade di campagna di Pazzano, ora con le sue sei bocche è diventato il simbolo di Pazzano.  

Resti delle ferriere di Pazzano

A Pazzano vi erano 25 miniere per l'estrazione del ferro, oramai chiuse, alcune delle quali preservate dal Comune in collaborazione con l'Ecomuseo delle ferriere e fonderie di Calabria per il loro valore nell'archeologia industriale calabrese.   

Mulino idraulico "Vrisa"

Mulino del XVIII secolo, sito in località "Vrisi", raggiungibile dal sentiero naturalistico e turistico di Monte Stella che parte nei pressi della Fontana Vecchia. 

Luogo - Edificio di culto

Eremo di Santa Maria della Stella 

L'Eremo Santuario di Santa Maria della Stella sorge sul monte omonimo, nel territorio di Pazzano (RC), all'interno di una grotta. La prima fonte scritta relativa all'eremo bizantino è il Codice Greco 598 di Parigi, del monaco Michele. Dal 1096, durante il periodo normanno, l'eremo di Santa Maria diventa un monastero minore, per assurgere a santuario cattolico nel 1522, con la consacrazione della statua della Madonna della Stella (o Madonna della Scala), opera dello scultore siciliano Rinaldo Bonanno. L'accesso alla grotta è una lunga scalinata scavata nella pietra. L'antro ospita la statua della Madonna e i dipinti raffiguranti l'Immacolata Concezione, la Santissima Trinità e l'Adorazione dei pastori. Di particolare interesse il frammento di un affresco di arte bizantino (X - XI secolo) raffigurante Santa Maria Egiziaca che riceve l'eucarestia dal monaco Zosimo. Il 15 agosto di ogni anno, la grotta è meta di pellegrinaggio.     

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